Alberghi e agriturismi, ecco come funziona il tax credit

Il tax credit è un’opportunità che vale la pena di prendere in considerazione se si è titolari di hotel e agriturismi intenzionati a cambiare o a rinnovare l’arredamento delle strutture ricettive che si gestiscono. Il bonus fiscale in questione è stato istituito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo nel 2014: lo scopo era ed è quello di agevolare gli imprenditori alberghieri mettendo a loro disposizione degli incentivi più che vantaggiosi da sfruttare per la riqualificazione e per la ristrutturazione degli arredi e dei locali. Il credito di imposta è stato innalzato in maniera progressiva, passando dal 30% iniziale fino al 65%, e può essere richiesto per le spese che vengono sostenute sia per gli interventi di ammodernamento che per le ristrutturazioni. Anche gli imprenditori che gestiscono un agriturismo possono usufruirne.

La competitività del settore turistico

Il tax credit è fondamentale per rendere il settore turistico del nostro Paese più competitivo: è ovvio, infatti, che migliorando la qualità dell’offerta grazie al rinnovamento degli arredi è possibile offrire un servizio caratterizzato da standard di qualità più elevati che genera benefici per l’intero sistema Paese. A trarne vantaggio, insomma, è tutto il segmento, che ha la possibilità di attirare nuovi clienti. Ovviamente, è compito dei diversi albergatori riuscire a instaurare una fidelizzazione e un rapporto continuativo con la clientela, grazie ai servizi proposti. Se si è alla ricerca di soluzioni e consigli su come aggiornare il design e la funzionalità di un albergo, si può fare riferimento – per esempio – alle informazioni contenute nel blog www.Impresahotel.it.

Come ottenere il bonus

Sono numerose le tipologie di intervento che rientrano nella casistica del tax credit: ci sono, per esempio, gli interventi di riqualificazione energetica, che servono a ridurre le spese connesse con i consumi per il riscaldamento o per l’elettricità, ma anche la rimozione delle barriere architettoniche, a favore dell’accessibilità per le persone con disabilità motorie e non solo. Non è più previsto, come in passato, il limite del 10% del totale che riguardava l’acquisto di mobili: ciò vuol dire che oggi l’intera spesa deducibile può riguardare unicamente l’arredamento senza vincoli di alcun genere. Il limite di spesa massima è pari a 200mila euro: il 65% sarà stornato dalle tasse dovute per gli anni successivi.

Perché è importante rinnovare l’arredamento

Che si gestisca un albergo o un agriturismo, è molto importante restare al passo con i tempi per andare incontro alle richieste e alle esigenze di una clientela in costante evoluzione. Nel corso degli ultimi anni, si è assistito a un significativo cambiamento dell’offerta turistica, che ha risentito tra l’altro del boom della sharing economy che ha avuto effetti importanti a livello di diversificazione. Il rinnovamento degli arredi permette, dunque, di preservare o aumentare la competitività di un hotel, al fine di assicurare un livello di ospitalità che sia in linea con le attese di chi viaggia.

Non si tratta di intervenire unicamente sulle stanze, per esempio prevedendo l’acquisto di letti nuovi o di soluzioni più tecnologiche: anche gli spazi comuni presuppongono una notevole attenzione, a cominciare dalle hall e dalle reception che possono essere considerate come dei biglietti da visita per tutti gli ospiti. La prima impressione è quella che conta, quando si giunge in un albergo: ecco perché è consigliabile approfittare del tax credit per migliorare la propria offerta in modo concreto.

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