Ritardo aereo, come ingannare l’attesa

Messaggio in arrivo: subirai un odioso ritardo aereo. Oltre a poterti muovere grazie ad enti come www.flycare.eu per richiedere un rimborso in caso le circostanze lo permettano, ci sono altre attività che possono far scorrere le ore in più di attesa molto più velocemente di quanto pensi. Vediamone un po’, e armiamoci di tanta, tanta pazienza!

Le odiose attese

Gli aeroporti, soprattutto quelli più grandi, vengono molto spesso criticati per un motivo in particolare: sono visti sempre di più come dei grossi centri commerciali, perché al loro interno presentano negozi di tutti i tipi. Ci sono boutique, negozi di vestiti, profumerie, librerie, edicole, brand di valigie e di quaderni, dolciumi, snack e chi più ne ha più ne metta. Proprio per questo, quindi, da molti sono visti come un trionfo consumistico e, se da una parte può essere una visione condivisibile, c’è anche un punto che gioca a favore di questa scelta: l’attesa.

Infatti, non solo gli aeroporti sono dotati di negozi e altre infrastrutture, ma anche le stazioni dei treni e i grandi traghetti per le traversate che portano nelle maggiori isole. Questo perché sono luoghi dove la gente deve attendere e non poco, magari anche perché (e in Italia ci siamo molto abituati) il mezzo che ha scelto sta subendo un ritardo molto pronunciato. E diciamocelo, a nessuno piace aspettare.

Molte persone, negli aeroporti, ci arrivano molto presto perché ci sono i controlli, il check-in e altri percorsi burocratici che mettono sempre la paura di “non fare in tempo” e di perdere il volo. Ma, soprattutto chi prende i voli con le compagnie low cost, diviene spesso vittima del ritardo aereo, che può superare anche le 3 o 4 ore (e in quel caso è previsto rimborso) e in qualche modo deve pur passare il tempo, che sarebbe lentissimo stando solamente seduti sulle poltrone, senza nemmeno un WiFi o percorsi commerciali dove sognare o quantomeno sgranchirsi un po’ le gambe. Quindi vediamo qualche consiglio.

Intrattenimento e approfondimento

Non è un caso che nelle valigie dei viaggiatori, giovani e non, ci sia sempre almeno uno dei seguenti oggetti: tablet, libro e cuffie auricolari per la musica. Una, due o tutte e tre queste cose sono molto utili nei viaggi e nelle attese. Ascoltare i propri brani preferiti, infatti, rilassa e consente di staccare un po’ la realtà. Molto spesso la musica è portatrice di bellissimi ricordi. Invece leggere aiuta ad approfondire determinati argomenti, conoscere nuovi mondi, appassionarsi a storie e vicende e a migliorare la lingua in cui si sta leggendo (sia essa l’italiano o una straniera).

Il tablet è utile per diversi motivi: chi lavora col PC può passare il tempo dell’attesa maggiorata per il ritardo aereo a scrivere o comunque fare le operazioni del lavoro. Oppure può sfruttare il WiFi e le connessioni internet dell’aeroporto – perché magari non ha voglia di scrivere – per accendere Netflix o Infinity o NowTv o qualunque altro servizio di streaming per vedersi film e serie TV. O ancora, sia libri che tablet consentono di pianificare il viaggio durante l’attesa, informandosi sui posti da vedere o studiando la mappa.

Shopping ed esplorazioni

L’attesa dovuta ad un ritardo aereo può però essere sfruttata diversamente, se non si ha voglia di fare nessuna delle tre cose appena indicati. Infatti negli aeroporti non mancano negozi e ristoranti, alcuni assenti nelle città e negli altri commerciali. Per esempio in caso di aeroporto straniero, potreste approfittarne per assaggiare un po’ di cucina locale (o che comunque ad essa si avvicina), rilassandovi un po’ e riempiendovi la pancia – anche perché è brutto aspettare coi crampi allo stomaco.

Oppure è bello sgranchirsi le gambe e perdersi letteralmente nelle vie degli aeroporti – tanto fitte quanto sono grandi le strutture – osservando le vetrine, entrando, provando e magari comprando, tenendo conto che, però, costa tutto un po’ di più. Poi negli aeroporti ci sono riviste straniere che, a meno che non vi troviate a Milano o in altre metropoli, non ci sono nei centri urbani.

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